Lee Hyun, una persona felice
- Kang Kum Sil
(ex Ministro della Giustizia della Repubblica di Corea)
Prima ancora di incontrare Lee Hyun ediventare sua amica, ho incontrato la sua pittura.
Fiori dai colori primari forti e nitidi, vasti mari blu, giallelune appena nate, soli rossi simili a un punto messo al centro dello spazio. Eancora, isole rocciose che si ergono a picco in mari su cui è appena scesa lanotte. Nel mio ufficio, nella stanza in cui dormo, i quadri di Lee Hyun emananoun’aura di vitalità e vivono lo spazio riempiendolo con la propria essenza.
Più guardo i quadri di Lee Hyun più ho l’impressione ditrovarmi di fronte a qualcosa di particolare.
E’ vero, combina colori molto vivaci,ma non provoca nell’animo sensazioni di forte eccitazione, bensì, aprendo ilnostro sguardo a mondi di silenzi generosi e calmi, dona quiete ai nostrianimi.
Nella sua pur grande vivacità,trasporta i nostri esseri limitati verso una dimensione d’infinito, come ilpacifico splendore dei suoi raggi di sole.
Nelle sue tele Lee Hyun raggiunge la perfetta armoniatra impeto e quiete, e il suo amore verso la natura e la vita diventano ancheil nostro.
Non succede solo a me, ma a tutte le persone che misono vicine: tutti noi, indistintamente, ritroviamo nella pittura di Lee Hyununa fresca vitalità che dona il conforto della pace ai nostri corpi affaticatie alle nostre menti esauste.
Imparando pian piano ad amare i dipintidi Lee Hyun, ho lentamente conosciuto anche il luogo delle sue origini: l’isoladi Anmyon.
Anmyon è un’isola situata alla fine delmare a ovest della Corea. Attraverso Lee Hyun, mi sono avvicinata con l’animo aquest’isola, e di recente ho avuto anche la possibilità di visitarla.
Il mare di fronte ad Anmyon, ampio evasto, intriso di luce bluastra, mi ha riportato alla mente forme tenui epacate.
Ho ammirato quei suoi famosi tramonti.
Quei soli rossi, affondando nel mare,creavano ombre sui volti della gente e costruivano foreste di isole rocciose inparte di quella vasta distesa d’acqua.
Anmyon è un’isola che deriva il suonome dai sonni pacifici che si dice regali.
L’intera isola e il suo mare piùprossimo avvolgono la gente in un abbraccio amorevole e caldo.
Mi sono recata ad Anmyon e, ammirando i tuffi di queisoli nel mare, ho capito che i mari nei dipinti di Lee Hyun niente altro erano se non il sogno dei luoghi natiiche in passato l’avevano cresciuta abbracciandola corpo e anima.
Anche a Seoul Lee Hyun ha la suaAnmyon: il suo atelier.
Lee Hyun si reca spesso nella sua isolae so che in futuro spera di potersi ritirare a vivere lì in una casa tutta sua.Lee Hyun ama anche Roma, ma i suoi amici di Seoul la aspettano e quando ritornasi ritrovano tutti lì, nel suo atelier.
Tutti coloro che le sono accanto,compresa me, amano quel suo spazio: perché esso è aperto a tutti ed è diventatoper tutti la Anmyon di Seoul.
Quel luogo, in cui si incontrano poeti, scrittori,filosofi che sognano una vita dai valori più profondi e dignitosi di quelli che si trovano a vivere tutti i giorni,è diventato un luogo in cui incontrarsi e stare bene in qualsiasi momento. Comefossero davanti ai tramonti nel mare di Anmyon, essi condividono vite diricordi ed emozioni in quel luogo capace di donare pace e di cancellare lestanchezze del corpo e dell’anima.
Lee Hyun, senza mai rifiutare, dispensa affetto atutti coloro che la vanno a trovare.
Agli amici, a tutti coloro cheincontra, Lee Hyun dona i suoi inestimabili beni – educazione, sentimenti,affettuose attenzioni.
Lee Hyun è una persona felice, perchéil luogo a cui lei vorrà tornare, il suo modo di vivere, il suo cuore e i suoidipinti, tutti questi mondi in lei diventano una cosa sola.
Cortesia e ospitalità, pace e quiete, epoi il ritorno all’eterna natura, nella luce immutabile del sole e del mare… Lei, Lee Hyun, e anche ioche le sono vicina, e gli amici di Lee Hyun, tutti coloro che le vivonoaccanto, sono felici. Perché lei esiste…
